Onorevole Consigliere di Stato,
Onorevole Municipio,
Onorevole Consiglio Comunale,
Gentili cittadini e cari amici,

in qualità di primo cittadino ho il piacere e l’onore di aprire le festose celebrazioni all’occasione dell’istituzione del consiglio comunale e il cambiamento di nome del nostro comune.

L’istituzione del consiglio comunale, il passaggio dall’Assemblea comunale a un sistema rappresentativo, è un evento degno di nota. Alla base di questo cambiamento, nel 1928, furono addotte difficoltà legate alla gestione delle cose pubbliche; a tal proposito, voglio riportare alla lettera, la motivazione dell’Esecutivo d’allora: alcuni ”dei cittadini invece di trattare oggettivamente gli interessi del comune, trascesero patrocinando i propri e gli altrui interessi e sfogando basse vendette contro persone ed Autorità.”

Tengo molto a trattenere queste ultime considerazioni dei nostri antenati. Esse suonano come un monito per il nostro consiglio comunale, che deve essere consapevole delle ragioni alla base della sua istituzione perché oggi, operi in modo disinteressato e nell’interesse di tutti.

Il nostro è un comune di medie dimensioni, che ha deciso di rimanere indipendente. Di medie dimensioni, ma con grandi potenzialità sia per la magnifica e strategica posizione geografica sia per la florida, e non casuale, situazione economica che vive.

Tutti osserviamo come il comune di Lugano faccia progetti importanti e guardi dall’alto il suo territorio con sguardo moderno e rivolto al futuro. È indispensabile che anche Paradiso non abbia paura di guardare al futuro, affrontando con sguardo moderno e coraggioso i nuovi progetti che avrà da realizzare. Il rischio è quello altrimenti di rimanere un comune periferico e in ultima analisi subordinato a Lugano.

Il consiglio comunale con il municipio sono chiamati ad amministrare la “res publica”. Questo non è mai un’attività statica; non teme le iniziative e le nuove idee; è una gestione che prevede sviluppo e crescita!

Paradiso ora deve dimostrare che la propria indipendenza è una risorsa per crescere, non una debolezza per sopravvivere. Deve cogliere positivamente le sfide urbanistiche di oggi, deve sviluppare il territorio considerando un nuovo modo di intendere e di vivere la città, senza tuttavia stravolgerne il contesto abitativo.

I progetti che il comune intende affrontare non sono dei meri voli pindarici, ma le proposte di persone che hanno una visione organica dello stesso e rivolta al futuro. Sono persone che hanno visto crescere e migliorare gli altri nuclei urbani e desiderano il meglio anche per la nostra realtà comunale. I privati questo l’hanno capito e la qualità dello sviluppo edilizio di questi anni ne sono una chiara testimonianza.

Il mio auspicio è che il comune di Paradiso, il quale negli ultimi anni ha visto rinnovare e ringiovanire l’organo legislativo, raccolga queste sfide e con l’intera popolazione, promuova uno sviluppo dinamico del suo territorio, valorizzando appieno le risorse economiche.

Grazie.

Giuseppe Gianella