150 persone in vetta al San Salvatore per “Un’alba da ascoltare e ammirare”
È stata davvero una bellissima alba, quella di domenica 18 agosto, per le 150 persone che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) in collaborazione con la Società Funicolare San Salvatore e sostenuta dal Comune di Paradiso.
Alle 4.30 alcuni temerari erano già a Paradiso per la prima delle 3 corse speciali, organizzate appositamente, che hanno accompagnato i partecipanti in vetta dove, puntualmente, alle 5.30 avvolti ancora dall’oscurità della notte è iniziato il concerto dei “The X Cellos”, il quartetto di violoncelli composto per l’occasione dal noto violoncellista e docente al CSI Claude Hauri, da 2 giovani talentuosi studenti del Pre-College del CSI – Milo Ferrazzini e Leandro Pezzoli – e, a sorpresa da Taisuke Yamashita, violoncellista dell’Orchestra della Svizzera italiana nonché docente al CSI.
“Il concerto in vetta aveva come obiettivo quello di portare la musica dove non c’è, coinvolgendo un pubblico eterogeneo con un’esperienza sensoriale unica, in una cornice particolarmente suggestiva, con il desiderio di sensibilizzare ulteriormente anche il territorio nell’allargare la visione rispetto alla possibilità di organizzare eventi musicali in contesti diversi e inusuali”, afferma Flavia Milani, Responsabile delle relazioni con il territorio al CSI e ideatrice dell’iniziativa. Prosegue: “Si tratta infatti di un evento che ha capovolto il modo in cui siamo abituati ad ascoltare – in particolare la musica classica – e che ha catturato l’interesse non solo di appassionati di musica e frequentatori di sale da concerto. Sono altresì convinta dell’importanza di creare nuovi legami e interazioni tra importanti realtà della regione, con lo scopo di sviluppare relazioni più forti e proficue a favore di tutti. Visto il grande successo riscontrato, con il raggiungimento del numero massimo di partecipanti, confido che il concerto in vetta al San Salvatore sia solo il primo di altre interessanti iniziative”.
Un concerto che ha intrattenuto il folto pubblico per un’ora, creando un’atmosfera che ha accompagnato ed emozionato i presenti in un affascinante viaggio musicale di grande intensità; dai suoni della natura, alle danze ungheresi di Johannes Brahms, fino all’ultimo minuto quando, puntualmente alle 06.30, sulle note della funambolica Czardas di Vittorio Monti, davanti ad un panorama mozzafiato, i partecipanti hanno vissuto in diretta il sorgere del sole.